PROGETTO-LABORATORIO
L’immagine tra forma visuale e racconto
Pier Paolo Pasolini
A cura di
Punto di Svista - Cultura Visuale, Progetti, Ricerca
Ikonemi - Centro di Fotografia
La seconda edizione de L’immagine, tra forma visuale e racconto ha preso il via il 9 maggio 2020 e sostituisce (causa Covid) l’edizione che sarebbe iniziata il 27 marzo 2020. Quest’anno il progetto-laboratorio, a cura di Punto di Svista e Ikonemi, iniziato con un incontro virtuale durante fine settimana, continuerà con altri due incontri virtuali e uno reale a San Benedetto del Tronto e si svilupperà tra maggio e settembre: 9-10 maggio, 23-24 maggio, 26 giugno 2020 e 25-26 settembre 2020.
L’edizione 2020 si intitola PIER PAOLO PASOLINI – Il dialogo tra scrittura e arti visive ed è un’occasione per studiare la relazione tra l’opera intellettuale di Pasolini, le arti visive (pittura compresa) e la scrittura.
Fotografia e cinema sono forme linguistiche strettamente connesse una all’altra, la prima è la madre della seconda. Il cinema ha compiuto, rispetto alla fotografia, un passo in avanti dal punto di vista dell’articolazione dei codici visuali e narrativi, soprattutto grazie ai movimenti di macchina e al montaggio, ma non v’è alcun dubbio sul fatto che queste due discipline facciano parte della medesima area espressiva, insieme alla videoarte e alla comunicazione in ambito contemporaneo (pubblicità, videoclip). Il progetto intende esplorare le connessioni tra queste due forme di arte e attraversare il territorio dell’immagine in una sorta di tragitto a ritroso dal cinema verso la fotografia. L’intento è legato all’idea di ricerca pura, di sperimentazione, sull’immagine che non sia condizionata dai confini tra le arti visive tecnologiche e che stimoli la libera creatività dei partecipanti.
Gli incontri, con la partecipazione di Annarosa Amati, Michele Boccia, Elena Fedeli, Francesco Natalucci, Giulia Pesarin, Dante Marcos Spurio e Giacomo Tieghi, si svolgeranno a stretto contatto con il docente, Maurizio G. De Bonis e i tutor, Serena Marchionni, Orith Youdovich e Daniele Cinciripini, e procederanno lungo un percorso creativo che sarà basato su un intenso programma di lavoro e di studio, nella consapevolezza che fotografia, cinema, scrittura e pittura sono discipline legate in maniera inestricabile.
I partecipanti sono chiamati a elaborare dei lavori fotografici ispirati al cinema di Pasolini e che dovranno, inoltre, scaturire dall’esperienza didattica e culturale che vivranno a durante quest’edizione.
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